Deficit di attenzione con o senza iperattività (ADHD)

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ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) è l’acronimo con cui si indica il disturbo da deficit di attenzione, che può presentarsi anche associato all’iperattività.
I bambini affetti da questo disturbo non hanno autocontrollo: sono sempre agitati, si dimenano, nessuno riesce a farli stare “buoni”; a scuola si alzano continuamente dal loro posto, danno fastidio ai compagni, non riescono a svolgere i compiti assegnati.
A questo punto, però, molti genitori potrebbero riconoscere in questa breve descrizione il proprio figlio. Innanzitutto è importante chiarire che i bambini che soffrono di questo disturbo non hanno nessuna colpa e non sono cattivi né maleducati, così come non è colpa dei genitori, che invece vengono spesso additati come incapaci di svolgere il proprio ruolo di educatori.

Come fare allora a distinguere un bambino semplicemente molto irrequieto, da un bambino che soffre di questo disturbo?

Solo i professionisti del settore (e nessun altro, né genitori né insegnanti) possono diagnosticare, basandosi su criteri clinici definiti scientificamente, se il bambino presenti questa patologia. In tal caso verrà stabilita un’adeguata terapia, il cui scopo principale, è importante ricordare, non è quello di evitare che il bambino infastidisca chi gli sta intorno, ma insegnargli ad autocontrollarsi, per avere una vita più serena prima di tutto per se stesso. Infatti è proprio lui a risentire maggiormente di questo disturbo: il suo profitto scolastico è di scarso livello, i suoi rapporti con le altre persone sono molto difficili e ciò potrebbe comportare conseguenze psicologiche anche molto negative.
Una volta diagnosticato un ADHD, è quindi molto importante una corretta terapia, cui si affianca un adeguato sostegno a genitori ed insegnanti affinché imparino ad affrontare una situazione che, comprensibilmente, è per loro difficilmente gestibile.

Come si manifesta?

Il bambino sostanzialmente non è capace di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.
Principalmente si noterà che:

  • Si distrae facilmente nelle attività scolastiche e di gioco
  • Ha difficoltà a seguire le istruzioni che vengono date (es. rimanere seduto o finire un compito assegnato)
  • È impulsivo: ha difficoltà ad attendere il proprio turno nei giochi o nelle attività in gruppo, o risponde prima ancora di aver sentito la domanda
  • Non gioca in modo tranquillo: corre sempre, urla, salta sulle sedie
  • Passa da un’attività ad un’altra senza concluderle
  • Spesso parla eccessivamente rispetto ai coetanei
  • Interrompe o si intromette in modo inadeguato non solo nei giochi ma anche nei discorsi degli adulti
  • Perde o dimentica il necessario per attività a casa o a scuola (penne, libri, tuta, compiti, …)
  • Fa cose imprudenti senza valutarne la pericolosità, come correre in strada senza guardare o scalare un albero

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