Apatia giovanile, un malessere che può trasformare la noia in depressione

È normale che a volte i figli siano particolarmente svogliati e disinteressati. L’importante è che che un’indolenza fisiologica non diventi apatia giovanile.


«Mio figlio non ha voglia di far nulla, non ha interessi». Questa è una di quelle affermazioni (che in realtà sono una richiesta di aiuto) che sempre più spesso sento uscire dalla bocca dei genitori che vengono nel mio Studio. Genitori preoccupati, che percepiscono la presenza di un disagio nei figli, ma che non sanno come affrontarlo. Uno dei primi campanelli di allarme, in questo senso, è proprio l’apatia giovanile.

Certo, è normale che ci siano dei periodi in cui i nostri figli (ma non solo loro, anche noi stessi) sono particolarmente svogliati e disinteressati. Quando però, questa indolenza perdura nel tempo, tanto da far perdere ogni forma di interessa e di voglia, allora bisogna intervenire. Per evitare che un’indolenza fisiologica si trasformi in apatia giovanile.

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Disagio giovanile e apatia

Il disagio giovanile è diventato, purtroppo, un problema di dimensioni preoccupanti. E, poiché colpisce proprio i giovani, rappresenta un fenomeno molto pericoloso, che rischia di minare in profondità le radici della nostra società.

Uno sintomi principali del disagio giovanile, oltre al bullismo, è l’apatia. Come suggerisce la stessa etimologia (dal greco a-pathos, letteralmente ‘senza emozione’), questa condizione è caratterizzata dall’assenza di qualsiasi reazione emotiva di fronte a situazioni di tutti i giorni.

Quando colpisce i giovani, da sempre dominati dalle passioni, l’apatia fa ancora più spavento, perché presuppone ormai un non attaccamento alla vita – con conseguenze anche tragiche.

Apatia e adolescenza

È durante l’adolescenza che i giovani sono più soggetti a cadere in apatia. Si tratta di un periodo della vita caratterizzato da grandi cambiamenti, in cui spesso si fa fatica a riconoscersi. Spesso, inoltre, i ragazzi vivono in ambienti poco stimolanti (o troppo stimolanti, in cui non riescono a capire quale sia il quello più adatto a loro).

Come ho avuto modo di ripetere più volte all’interno della rubrica di questo blog dedicata a genitori e figli, un ruolo importante, in queste circostanze di disagio è giocato dalla famiglia e dalla scuola. Spesso, infatti, in famiglia si fa fatica a rapportarsi con i figli, ad ascoltarli e a cogliere le loro reali esigenze. E a scuola, invece, a causa di programmi scolastici non personalizzati, i ragazzi fanno fatica a trovare stimoli in ciò che studiano. Complice, anche, una didattica troppo rivolta a cosa imparare, piuttosto che al come impararlo.

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Cause dell’apatia giovanile

Ci sono giovani che trascorrono la maggior parte del proprio tempo davanti ai videogame, alla televisione o allo smartphone/tablet – con il rischio di annoiarsi per mancanza di stimoli reali. In tutti questi casi, infatti, i ragazzi sono protagonisti passivi della propria evasione. Convinti di fuggire la noia, si ritrovano, invece, sempre più annoiati – e senza capirne il motivo. Si tratta di una situazione ideale per l’insinuarsi dell’apatia giovanile.

Ci sono situazioni, invece, dove le cause dell’apatia sono da ricercare nel contesto poco stimolante e/o nella bassa autostima. I ragazzi si sentono poco apprezzati, non hanno la reale percezione delle proprie capacità e potenzialità, non si sentono gratificati… Fino a perdere ogni speranza per il futuro e interesse per le cose della vita.  Ecco un altro contesto ideale in cui può insinuarsi l’apatia giovanile.

Rimedi contro l’apatia

Un rimedio ottimo contro l’apatia è provare a mettersi in gioco e rialzarsi dallo stato di torpore emozionale in cui si è caduti: hobby, amici, sport, relazioni amorose. L’importante è che i ragazzi si sentano nuovamente vivi!

Per quanto riguarda i genitori, è importante cercare l’aiuto di un professionista, senza vergognarsi di ciò. Un professionista sarà in grado di aiutare i ragazzi che avverto questo malessere a capire cosa si nasconde dentro di loro, aiutarli a indagare in profondità il loro disagio, a svelare la vera causa della loro apatia giovanile.

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