Il Metodo ABA: la riabilitazione comportamentale nei bambini autistici

Il Metodo ABA, acronimo per Applied Behaviour Analysis (in italiano: Analisi Applicata del Comportamento), è una tecnica pratica che si basa sull’utilizzo dei principi della Scienza del Comportamento, con lo scopo di modificare, appunto, dei comportamenti non adeguati o anche di imparare delle nuove abilità.

Il Metodo ABA è, perciò, applicato in moltissimi campi, senza limitazioni riguardanti età o patologie. Uno di questi è l’autismo, a sostegno del quale l’ABA è utilizzato da oltre 30 anni.

A cosa serve e come funziona il Metodo ABA

Attraverso questo programma, cioè applicando intensivamente alcuni princìpi comportamentali, vengono insegnate le abilità sociali come linguaggio, gioco, socializzazione, autonomia, e contemporaneamente vengono ridotti quei tipici comportamenti problematici come l’aggressività o l’autolesionismo. L’applicatore cercherà inoltre di motivare il bambino attraverso una serie di strategie e tecniche di rinforzo positivo, cosi da rendere il momento piacevole e produttivo. Di volta in volta si potrà agire su un solo comportamento, oppure in maniera intensiva su più fronti. In questo secondo caso, coinvolgendo anche la scuola e la famiglia, e quindi applicando il metodo per molte ore, si dovrebbero vedere migliori risultati.

Chi può applicare l’ABA?

Nel 2000, per regolare e verificare l’operato di chi applica l’ABA, l’Associazione per l’Analisi Comportamentale ha creato una Commissione per la Certificazione di Analisti Comportamentali (BACB), che è l’unico ente che può certificare persone che sono capaci di applicare l’ABA. La certificazione internazionale tramite BACB deve essere rinnovata annualmente e prevede l’obbligo di accumulare ogni anno un certo numero di crediti formativi specifici. Va specificato che non ci sono requisiti minimi per poter diventare terapista, quindi anche un genitore potrebbe diventarlo.

Ma allora l’autismo si può curare?

Per quanto l’ABA offra risultati, non può essere assolutamente definito come una cura per l’autismo, ma piuttosto un programma per la riabilitazione comportamentale della persona. Questo va sottolineato per evitare che famiglie in situazione di sofferenza possano essere ingannate col miraggio di una “guarigione”.

Critiche

L’aspetto più negativo che si può citare è il costo davvero elevato che richiede una terapia così intensiva (circa 25-30 ore a settimana).  Si è largamente discusso sul fatto che questo metodo sia invasivo per il bambino e poco rispettoso perché si fonda sul bisogno che l’operatore dimostri l’effettiva utilità del metodo.

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