Non solo Millenials. Viaggio nei nuovi profili generazionali

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I profili generazionali in cui possiamo imbatterci sono molteplici. Tutti noi apparteniamo, infatti, a un tipo di generazione, classificata secondo dei criteri del tutto particolari. A seconda dell’età in cui siamo, esistono poi nuovi diversi profili generazionali, classificati da Future Concept Lab non più in base all’anno di nascita, ma alle scelte di vita che compiono, sia nello studio, lavoro, vita privata e consumi.

Nuovi profili generazionali: dai 5 ai 18 anni

Dai 5 agli 8 anni, ad esempio, si parla di Levely Kids. Sono bambini che crescono con lo smartphone in mano e, dunque, sono molto più svegli rispetto ai piccoli di un tempo.

Dai 9 ai 12 anni, tecnicamente si parla di Techtwwns. Queste persone sono i primi veri “nativi digitali”. L’uso dei social network è tutto e, spesso, purtroppo sostituisce anche la vita reale.

Tra i 13 e i 15 anni spesso si parla di Expoteens, che si distinguono dagli extrateens (16-18 anni) per il loro grado di insicurezza nell’ambito della società, che spesso si traduce anche nei risultati scolastici.

Nuovi profili generazionali: 20-40 anni

Nati nella prima metà degli anni ’90, i Creatives sono coloro che hanno 20-25 anni. Sono studenti universitari o lavoratori, che non hanno problemi ad interfacciarsi con persone con etnie differenti dalle loro. Anche in ambito di sesso, riconoscono l’omosessualità come una cosa normale.

Tra i 25-30 si tende a parlare di Proactives, che nascono nel pieno degli anni ’80 e che iniziano a vedere la differenza tra la tecnologia dei loro tempi e quella attuale.

Dai 30 ai 35 anni si tende a parlare di Profamilies, generazione caratterizzata da grado di insicurezza per il lavoro precario e le basi economiche non floride.

I Pro Taster sono coloro che all’incirca hanno 40 anni: sono neomamme che lavorano o padri di famiglia che hanno pochi problemi economici, cosa che offre loro sicurezza.

Nuovi profili generazionali: over 40

Altri profili generazionali sono i New Normals, dai 40 ai 50 anni, caratterizzati da una stabilità affettiva ed economica, le Singolar Women, donne in carriera sicure di sé dai 40 ai 60 anni o Mind Builder se sono uomini.

Figli del secondo dopoguerra, dai 50 ai 70 anni troviamo i Premium Seekers, che si considerano come a caccia permanente di eccellenza.

Chi non si rassegna allo smettere di lavorare sono i Job Players, che vanno dai 65 ai 75 anni.

A chiudere il quadro, i Family Activists di circa 60 anni, i Pleasure Growers di 70 e gli Health Challengers, fino a 90 anni.

X, Y, Z: i profili generazionali più conosciuti

Mentre con la X si intendono coloro che sono nati negli anni ’60-’80 e con la Y quelli nati dagli anni ’80 al 2000, la generazione Z è quella che considera i nati tra il 1997 e il 2010.

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