Il metodo Feuerstein e l’apprendimento mediato

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L’esperienza di apprendimento mediata si verifica quando i bambini sono guidati a “imparare come imparare” da un mediatore esperto che li aiuta a decifrare ed organizzare gli stimoli esterni.


L’obiettivo di fondo dell’azione educativa consiste nel potenziamento delle abilità cognitive dell’uomo, in base alla convinzione che vi sia sempre una zona di ulteriore sviluppo sulla quale è possibile lavorare.

L’individuo ha la capacità di modificarsi, in un’adeguata situazione di apprendimento e di interazione sociale con altri soggetti e con l’ambiente. È l’assunto che sta alla base della teoria di Feuerstein, secondo cui le capacità di apprendimento di un individuo possono essere sviluppate, se si colgono le opportunità offerte dall’ambiente e  mediate da altri soggetti.

Per approfondire: Come trarre il massimo dalle proprie abilità mentali con il potenziamento cognitivo 

La teoria della modificabilità cognitiva strutturale

La teoria dietro l’apprendimento mediato è quella della modificabilità cognitiva strutturale, teorizzata da Feuerstein. Può essere meglio descritta come l’abilità unica che gli esseri umani hanno per modificare la struttura del loro funzionamento cognitivo e adattarsi alle mutevoli esigenze di vita. L’intelligenza non è quindi un elemento biologico statico, ma un patrimonio dinamico e potenziabile. Un tipo di apprendimento basato su questa teoria consente di insegnare le abilità mentali superiori (associare, organizzare, collegare, ricordare, ecc.) che precedono i processi cognitivi primari. 

Cosa si intende per apprendimento mediato?

L’apprendimento mediato ha lo scopo di insegnare a una persona come pensare e come controllare le proprie facoltà di pensiero in modo che possano cambiare, adattarsi e apprendere indipendentemente in qualsiasi situazione. Si tratta di un approccio che si rivolge a tutti, non soltanto agli studenti con difficoltà di apprendimento, e non presenta alcun limite d’età. La sua efficacia risiede nella sottile interazione sociale tra il mediatore e lo studente finalizzata ad arricchire l’esperienza di apprendimento. 

L’importanza del mediatore

Gli stimoli sperimentati nell’ambiente non vengono assorbiti passivamente dal soggetto, ma vengono mediati da un agente di mediazione che si interpone tra il soggetto e l’ambiente, interpretando la realtà e favorendo la trasmissione delle modalità organizzative delle conoscenze e dei significati culturali. Il mediatore raccoglie tutti questi stimoli e li organizza selezionando quelli più appropriati per il potenziamento dello studente in base ad obiettivi identificati e pianificati.

I vantaggi dell’apprendimento mediato

Attraverso questo processo, lo studente acquisisce modelli di comportamento, consapevolezza, e strategie volti al miglioramento dell’apprendimento. L’apprendimento mediato migliora la capacità di generalizzare le acquisizioni e di applicarle in diversi ambiti, a cominciare da quelli più vicini ed essenziali al cambiamento della vita del soggetto. Il cambiamento che si registra non è passeggero ma strutturale, ovvero cambiano tutte le funzioni mentali della persona.

Riconoscere l’importanza dell’apprendimento mediato potrebbe far sì che il ruolo dell’insegnante passi dal semplice fornitore di conoscenze al facilitatore dell’apprendimento, poiché lo studente diventa autoregolato, indipendente e creativo.

 

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