Natale e Babbo Natale. Come raccontare ai figli la verità

 

Natale si avvicina. Scambio di doni e desiderio di rendere felici i figli spingono i genitori alla corsa all’ultimo regalo. Oltre all’aspetto più materiale delle festività, il Natale è un momento che viene da sempre associato all’unità familiare e alla condivisione di tempo di qualità insieme.

Sebbene tutto ciò descriva un panorama idilliaco è anche vero che, parallelamente, può accadere che i genitori si scontrino con la domanda più temuta in ambito natalizio: «È vero che Babbo Natale non esiste?».

Babbo Natale sì o no?

Questa domanda avviene quando il bambino ha in media 7-8 anni. Un’età in cui è in grado di porsi domande più approfondite. Soprattutto riguardo alla concreta esistenza di una persona che riesca a portare doni in tutto il mondo a bordo di una slitta. Nella maggior parte dei casi la novità viene appresa da un fratello maggiore o da qualche compagno di scuola.

Intorno a questa scoperta si racchiudono diversi elementi importanti. In primis la scoperta della non esistenza di Babbo Natale rappresenta l’abbandono di un pensiero magico, in cui tutto era possibile, se ci si credeva. Non sempre è facile per un bambino crescere da questo punto di vista, soprattutto in una fascia d’età in cui ci si trova in un vero e proprio limbo tra l’infanzia e la preadolescenza.

In secondo luogo, il bambino, dopo aver compreso che Babbo Natale non esiste, realizzerà che i regali vengono presi dai genitori, i quali hanno dunque la responsabilità di aver mentito per diverso tempo.

Come gestire la situazione

Innanzitutto sarebbe opportuno che non fossero i genitori a comunicare direttamente al figlio la non esistenza di Babbo Natale. La maggior parte dei bambini lo capisce da sé ma spesso il piacere di procrastinare un pensiero magico prevale sulla necessità di essere razionali. Nel momento in cui i bambini stessi chiedono un feedback ai genitori allora la risposta dovrebbe essere adattata in base all’età.

Con i bambini più piccoli è possibile ancora dar spazio all’immaginazione, con risposte come: «Tu cosa credi? Se per te Babbo Natale esiste, allora è così».

Con i bambini più grandi, invece, potrebbe essere il momento di chiarire i loro dubbi, spiegando anche il perché ai bambini si racconta di Babbo Natale. Questa rivelazione potrebbe essere l’occasione anche per raccontare come noi adulti, quando eravamo piccini, abbiamo scoperto a nostra volta la verità.  Questo è utile a far capire ai bambini che Babbo Natale è una “bugia buona” che viene raccontata per regalare momenti di magia non solo ai piccoli ma anche ai grandi stessi.

Per approfondire: Non m’incanti, Babbo Natale! Ormai sono grande… o no?

Ricordare ai figli che anche noi adulti siamo stati bambini certamente li aiuterà a vivere lo stesso l’atmosfera incantata del Natale. Al di là dei regali materiali, il tempo da passare con i propri genitori a giocare e a ritrovarsi è il vero regalo, non c’è Babbo Natale che tenga.

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