Sindrome da burnout: un male moderno

Sentiamo spesso parlare di sindrome da burnout, ma sappiamo veramente di cosa si tratta nel dettaglio e quali sono i suoi sintomi principali?

Burnout

Letteralmente, la parola burnout significa ‘scoppiare’ nel senso che lo scoppio è determinato da qualcosa che ha fatto traboccare il vaso, da azioni o sensazioni che hanno cambiato la personalità della persone e la loro capacità di contenere la personalità, mutandola in qualcosa di completamente diverso da quello naturale ed originario. Si tratta di una sindrome principalmente legata al lavoro, ma che in molti casi mescola anche elementi che appartengono alla vita sociale e personale di chi ne soffre.

La sindrome da burnout deve quindi essere letta come un processo multifattoriale, che induce le persone a mutare comportamento nel lavoro, ma anche nella sfera sociale e personale. Un processo, in ogni caso, da cui è possibile uscire, con un po’ di impegno e di volontà.

Sintomi

La sindrome del burnout si manifesta soprattutto con la depersonalizzazione, ovvero con atteggiamenti di cinismo, indifferenza e talvolta di malevolenza verso i soggetti che sono implicati nell’attività professionale.

Non è un caso se questa sindrome colpisce maggiormente le persone che operano in campo medico, sociale e infermieristico, in quanto si tratta a detta degli esperti di un metodo di difesa naturale che la psiche mette in atto per salvaguardare il lavoratore da una richiesta di energia fisica e psicologica troppo elevata per le sue capacità.

Esaurimento emotivo, ridotta realizzazione personale e depersonalizzazione sono secondo gli esperti le tre caratteristiche della sindrome del burnout, che fu analizzata e compresa per la prima volta negli Stati Uniti in connessione a professioni che presupponevano aiuto alle persone, quali infermieri, insegnanti, medici, forze dell’ordine e addetti alle cliniche per la disintossicazione per citare alcuni dei maggiori esempi.

I sintomi fisici del burnout sono le cefalee, la nausea e la spossatezza fisica in primis, ma sono soprattutto i sintomi psicologici quelli più problematici, perché sono legati alla sofferenza emotiva, alla depersonalizzazione e in molti casi anche all’apatia.

Cosa fare

Considerata una patologia moderna, la sindrome del burnout non è ancora stata raggruppata in modo specifico dagli specialisti, che molte volte la trattano come pura depressione o come esaurimento nervoso per cause lavorative.

La sindrome merita però di essere analizzate a compresa, sia per il soggetto stesso, che per la pericolosità dei sintomi nei confronti dei soggetti che entrano in contatto professionalmente con chi ne soffre. Una terapia psicologica è quindi necessaria in questo caso, anche perché le persone sofferenti sono spesso indotte all’abuso di sostanze farmacologiche, di droghe e di alcol, lette come sostanze che possono dare sollievo immediato alle sofferenze psicologiche avvertite.

Prima di rivolgersi a uno specialista, ad ogni modo, può essere utile adottar una di queste 3 strategie per affrontare la sindrome da burnout.

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